L’eco bonus 110 per cento per i lavori di riqualificazione energetica e ristrutturazione prevede tra comunicazioni, visti di conformità e asseverazioni 24 documenti diversi da presentare per accedere al superbonus. Vediamo di cosa di tratta.
Come è facile immaginare, si parte dalle autorizzazioni per iniziare i lavori. Nella fattispecie, quindi, i primi documenti da presentare per fruire dell’ecobonus 110 per cento sono il titolo abilitativo (Scia/Cila o permesso di costruire) e la dichiarazione firmata dal cliente e dall’impresa o da un tecnico che attesti la maturazione del superbonus tramite il miglioramento di due classi energetiche e l’iscrizione all’albo del tecnico stesso.
Successivamente, per fruire dell’ecobonus 110 per cento, serviranno anche:
- la visura catastale che attesti la proprietà dell’unità;
- l’autorizzazione ai lavori firmata dal proprietario dell’immobile;
- il contratto di appalto o la lettera di incarico professionale;
- il verbale dell’assemblea (per i lavori in condominio);
- l’autocertificazione firmata dal beneficiario della detrazione che attesti di non fruire del superbonus 110% su più di due unità immobiliari e che l’unità non è utilizzata per professione o impresa;
- la dichiarazione sulla conformità dei documenti consegnati in copia.
Finita questa fase si inizia con l’apertura vera e propria dei lavori. Quindi, bisognerà aprire un prestito ponte e trasmettere tutte le fatture (acconto, ricevute dei bonifici parlanti, modulo firmato dall’azienda che esegue i lavori) con la dichiarazione sull’avanzamento delle opere.
L’altra fetta importante di documenti da trasmettere è quella che riguarda la cessione del credito. Ecco cosa serve:
- il visto di conformità sulla maturazione del credito rilasciato da una figura abilitata;
- la dichiarazione di avvenuta polizza di Rc professionale;
- l’invio della comunicazione all’Agenzia sull’esercizio dell’opzione di cessione;
- l’asseverazione tecnica rilasciata da un tecnico;
- la ricevuta di presentazione all’Enea di questa asseverazione;
- la dichiarazione di conformità dei documenti.
Per gli interventi che godono di sismabonus serve anche l’asseverazione da parte dei professionisti incaricati dell’efficacia degli interventi che attestino la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.
Una volta terminati i lavori, deve essere presentato di nuovo il visto di conformità rilasciato da una figura abilitata assieme alla dichiarazione sull’abilitazione, la polizza Rc e dalla comunicazione alle Entrate dell’opzione. Completa il quadro dei documenti da presentare l’asseverazione tecnica di un tecnico abilitato per l’efficientamento, accompagnata dalla ricevuta di presentazione all’Enea, o l’asseverazione relativa agli interventi antisismici. Tutto accompagnato dalla dichiarazione di conformità.
Fonte Idealista.it