La ripresa del mercato immobiliare, registrata nel 2016, trascina anche il mercato delle abitazioni di lusso della metropoli milanese. Tutti gli indicatori del primo semestre sono positivi ed in forte crescita.
Tra i progressi più significativi, si parla dei tempi medi di vendita delle nuove abitazioni, il cui periodo scende da 27 a 23 mesi, mentre crescono proporzionalmente i tempi dell’usato, ora a 38,1 mesi. Diminuisce anche la giacenza dello stock di invenduto, da 30,9 a 30,3 mesi, contrastando il trend negativo iniziato nel 2010 e protrattosi fino all’anno scorso.
Per quanto riguarda i prezzi di vendita richiesti dai proprietari milanesi, rimangono stabili nel breve e medio termine non è prevedibile alcun incremento significativo negli importi. Al contempo, si registra un incremento annuale di +2,2% nei prezzi effettivi, dovuto maggiormente alla riduzione degli sconti medi, che si attestano al di sotto del 10% nel 2016.
In 3 semestri, si è passati da sconti del 15,2% al 9,8%, ma il dato medio nasconde una grande variabilità. Il mercato è spaccato tra le vendite di case sul mercato da lungo tempo che trovano acquirenti solo a prezzi del 20-30% inferiori alle richieste originali dei proprietari e quelle appena immesse che invece spesso incontrano la domanda con sconti del 5% o inferiori. Affinché ciò avvenga è necessario che i nuovi incarichi abbiano valutazioni corrette, altrimenti il mercato le rifiuta e la casa va ad ingrossare la folta schiera dell’invenduto, con grave danno per i proprietari.
Un terzo dell’offerta delle nuove costruzioni si concentra in zone ben precise della metropoli Milanese: CityLife, Porta Nuova e Parco Vittoria. Le unità vendute nel 2016 risultano 547 ed il 32% di queste riguarda un prodotto messo in vendita dalla primavera dell’anno precedente.
Complice di tale incremento è l’ennesimo minimo storico dei tassi di interesse sui nuovi mutui bancari per l’acquisto di casa. Ciò che emerge dal rapporto mensile Abi è un assestamento del tasso medio delle nuove operazione per acquisto di abitazioni su un nuovo minimo storico di 2,05% (rispetto al 2,16% del mese precedente). Diminuisce anche il tasso di interesse sul totale dei prestiti, assestandosi al 2.97%, toccando il nuovo minimo storico. Il mese precedente era pari al 2,99% e al 6,18% al termine del 2017.